I vasi eucaristici di primi cristiani rispondevano ad esigenze di praticità, col tempo la forma e la materia furono codificate da precise regole che prevedevano l’uso di materiali non fragili ed impermeabili.
La raccolta esposta di oggetti appartenuti ai Vescovi "isolani" rivela la sensibilità con cui portarono avanti il loro ministero.
La preziosa Croce astile, opera di un ignoto argentiere napoletano della metà del XVIII secolo, che fa parte degli arredi donati alla Cattedrale dal vescovo Felice Amato (1743-1764),
la Croce pettorale realizzata in oro e cammei del XX secolo, fu donata dall’Arcivescovo di Napoli, cardinale Alfonso Castaldo al suo segretario il futuro vescovo d’Ischia Antonio Pagano.
Si conserva altresì un Reliquiario chiamato il “Braccio di Sant’Andrea” donato dalla famiglia Cossa all’antica Cattedrale.
Il manufatto si compone di due parti: una base e la riproduzione dell’avambraccio che accoglie la reliquia, un frammento osseo dell’avambraccio, custodita a sua volta in una capsula di vetro e metallo dorato sigillata.