Panoramica di una delle sale adibite ai dipinti.
La collezione di pittura conservata al Museo Diocesano è costituita da dipinti su tavola e su tela provenienti dalle diverse chiese diocesane.
Tra le opere pittoriche spiccano in modo particolare la tavola del San Tommaso d’Aquino orante attribuita a Pedro de Aponte, inizio XVI secolo; il San Giorgio e il drago siglato e datato “H B 1598” collegabile al pittore Ippolito Borghese.
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Iddio mi ha mandato a Voi per liberarvi dal drago, se abbraccerete la fede in Cristo e il battesimo, io lo ucciderò.
Il dipinto rappresenta San Giorgio nell’atto di trafiggere il drago, presso il lago di Saleme, per salvare la principessa dal suo alito pestifero.
Si racconta che il prode cavaliere avesse chiesto la conversione al Cristianesimo sia al re che alla popolazione, con la promessa della liberazione del flagello.
Il restauro dell’opera ha rivelato sul retro della tavola la data 1598 e le iniziali del pittore “HB”, cha hanno consentito di attribuire l’opera al pittore Ippolito Borghese, originario di Sigillo vicino Perugia.
"Fides omnium christianorum in Trinitate consistit"
San Cesario d'Arles
L’opera che proviene dalla originaria chiesa della Maddalena distrutta durante il terremoto di Casamicciola del 1883, raffigura la Trinità Celeste. Il Cristo morto avvolto da un manto bianco, è adagiato sulle gambe dell’Eterno Padre, a destra un angelo gli bacia la mano, mentre in alto a sinistra è raffigurato lo Spirito Santo, manifestato nel simbolico aspetto di colomba.